Dal fronte di Pianaccio: Elena e Laura sono tornate dal campo-famiglie più toniche che mai e hanno riguadagnato i loro posti di combattimento… la sfida è sempre quella: sottrarsi al fuoco delle domande della prima e stoppare al volo le iniziative della seconda, sperando di prevenire le rappresaglie della terza. Per supportarci in questa battaglia della vita, gli alleati di Castelmaggiore ci inviano i loro elementi più svegli, mentre la nostra parrocchia attinge ancora una volta dal valoroso battaglione Valgimigli. Il rancio è garantito dal “giacomo Calaudio” e dalla sua omonima “Calaudia”, inizialmente timorosi, ma poi lanciatissimi fino a dimostrarsi all’altezza dei grandi chef. A tanto tripudio il Bimby non ha retto ed è stato rimpiazzato da un’artiglieria anni ‘30. La medaglia al valor militare va però al nostro amico Alex per la fedeltà alla sguatteria, anche in giornate da 30/40 commensali. Speriamo di rivederlo il prossimo anno…
Sul fronte liturgico, dobbiamo ringraziare don Dominique (sacerdote congolese con base a Lizzano) per le sue celebrazioni cantate e le sue omelie appassionate. Ma ciò che le ha rese vive è stata la comunità allargata a tre famiglie (6 sposi e 8 figli da 1 a 8 anni) che hanno condiviso con noi giornate a dir poco speciali. Sotto lo sguardo materno di Maria Assunta (ma sempre vigilante), casa e giardino sono diventati da un giorno all’altro un parco-giochi attrezzato per intrattenere ed arginare ad ogni ora le inesauribili energie (autoricaricabili) dei piccoli, pronti a trasformarsi di volta in volta in suonatori, disegnatori, attori, esploratori, costruttori, distruttori, urlatori, frecce tricolori… guidati con pazienza e sapienza dai rispettivi genitori (Santi Subito). In un crescendo di creatività, i nostri pomeriggi hanno visto ospiti e bambini (ma anche genitori, volontari e suore) divertirsi insieme con il Gioco dell’Oca, il teatrino dei burattini e addirittura un assaggio del mitico Fantateatro, regalone di Paola e Fabio, arrivati apposta da Bologna! Che meraviglia!!!
Come se non bastasse, Sebastiano ha finalmente realizzato il sogno di ogni estate: mescolare la polenta che Fabio Franci di Pianaccio viene a cuocere ogni anno per noi dopo Ferragosto. È stata un’altra occasione (dopo quella del 28/07) di avere con noi a pranzo qualcuno del paese, originari della montagna o villeggianti storici, curiosi di conoscerci e desiderosi di accorciare le distanze, da cui ci siamo sentiti dire: “Non sapevamo se potevamo venire ad aiutarvi…”. Ora lo sanno!
A proposito di aiuti, invitiamo chi non l’avesse ancora fatto a segnalare alla nostra supercoordinatrice Katia le proprie eventuali preziosissime necessarie disponibilità, visto che tra una settimana (sabato 24 agosto) ci toccherà lasciare questo Tabor per tornare a Corticella. Dove ci risultano giunti a compimento i grandi lavori fuori e dentro casa, per i quali chiederemo grazie speciali a chi ha sopportato la calura e le alluvioni per amore nostro. Vi vogliamo bene!