Venerdì 13 ottobre 2023, Memoria del beato don Giovanni Fornasini, sacerdote e martire
“Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al traguardo, ho conservato la fede…Tutto ho stimato una perdita, pur di conoscere Cristo e partecipare alle sue sofferenze, conforme a lui nella morte”
Queste parole della liturgia dell’Ufficio di stamattina, dal Comune di un martire, accomunano nel martirio=testimonianza la nostra sr Alberta e tanti fratelli e sorelle del passato e del presente.
Ieri verso le 17 sr Alberta ha chiuso gli occhi e finalmente ha abbracciato lo Sposo che tanto desiderava. L’abbiamo accompagnata fino all’ultimo respiro con la preghiera e le coccole. Siamo certi che con la sua preghiera instancabile continuerà a vegliare sulla nostra comunità e sulle tante persone che ha conosciuto e amato in questi 65 anni di vita consacrata.
Pubblichiamo qui sotto una biografia di Sr. Alberta, la traccia per il rosario meditato e il testo dell’omelia di p. Marcello nella celebrazione del saluto finale:
Grazie cara Suor Alberta delle tue preghiere che sicuramente hai detto anche per me come io ho pregato per te come da tua richiesta. Sarai sempre nel mio cuore.
Cara sr. Alberta.
Sei stata una delle porte principali di accesso alla Casa quando ho cominciato da “cinno” a frequentarla. E forse avrai pensato “Ma cosa è saltato in mente a don Giuseppe! E’ troppo giovane!”.
Ricordo ancora la sacralità che per te hanno sempre avuto tutti gli ospiti, e io che ero neofita dovevo fare le cose umili, ma necessarie: svuotare i bidoni, ordinare la lavanderia, sistemare le scorte negli armadi e nei bagni, ….
Aspettavo di potermi avvicinare di più agli ospiti e finalmente è arrivato il momento, e mi hai assegnato il ruolo di … barbiere di tutti! E così ho poi conosciuto il vescovo Benito… da cui ho imparato tanto, a partire proprio dalla cura per gli ospiti.
Che scuola… che insegnamenti… GRAZIE sr. Alberta!
Cara Sr Alberta voglio dirti grazie per la tua vicinanza silenziosa e accogliente che all’ inizio mi ha, da subito, fatto sentire “a casa”.
Grazie per il tuo sguardo attento che penetrava il cuore, lo comprendeva e ti faceva prossimo con la forza di chi tutto ripone in Dio.
Grazie per l’umiltà, la dedizione e la pazienza che ci hai insegnato nel silenzio.
So che non ci dimenticherai, che ci accompagnerai ancora
fino alla meta.
Prega anche per noi che ti abbiamo voluto bene.
Cara suor Alberta,
Soltanto un po’ di tempo fa Beatrice ed io siamo venuti a salutarti. Tu eri nel tuo letto, ci hai guardato e sorriso. Poi ci siamo seduti e ti abbiamo accarezzato le mani. Dopo qualche minuto di silenzio hai detto: coraggio! E dopo un po’, hai aggiunto: si vive di coraggio.
Questo mi ha toccato profondamente. Come può, una persona che sa della prossimità della morte, chiedere, dare coraggio a qualcuno? Un insegnamento che può solo commuovere, e su cui meditare.
In realtà ciò è stato possibile perché si ha la certezza che la morte non esiste, poi c’è una nuova nascita. Chi ha amato fino alla fine lo sa.
Grazie per essere stata ciò che sei stata.