(L’avventura continua…)
…con un team nuovamente rinnovato, spronati da un vento galoppante, ci buttiamo “in uscita” ad animare la festa patronale di Pianaccio, dedicata a S. Giacomo Apostolo (nessuno sa per quale legame tra i due).
Il 25/07 la giornata comincia alle 4 con un black-out (che scopriremo poi esteso a tutta la zona) che ci fa pregare l’Ufficio in cappella a lume di candela. Neppure il sole ci soccorre, visto che piove, così le cuoche sono costrette a lavorare tutta mattina nella penombra. È la rivincita del vecchio forno a gas sul giovane Nerone, dei letti manuali su quelli elettrici, del silenzio sulle comunicazioni telefoniche e online. Ma anche della solidarietà: alla Locanda Alpina hanno il generatore e ci offrono la possibilità di ricaricare i cellulari e di allertare la Protezione Civile. Nel frattempo, gli ospiti in carrozzina devono rimanere in camera (anche l’ascensore è fuori uso) mentre a piano terra si prega e si lavora, si spera che il meteo non ci faccia saltare anche la festa di S. Giacomo, si aspetta (invano) la torta prenotata come ogni anno da don Edelvais per il suo anniversario di ordinazione, mentre arriva inaspettato un rappresentante del Folletto che tenta di venderci un aspirapolvere!
Nel pomeriggio, dopo aver lasciato Ambra e Idilio a presidiare gli ospiti rimasti bloccati ai piani (fuorché Remo che viene trasportato giù a braccia), scendiamo in chiesa per la Messa presieduta da don Giovanni Mazzanti e concelebrata da Gianfranco Acquasanta. Al termine, la statua del Santo viene trasportata in spalla fino al nostro cortile dai “nostri” seminaristi Matteo e Daniele, seguiti dal popolo. Il patrono ci fa due regali: torna la corrente elettrica e arriva la famosa lavatrice (attesa da 2 settimane)! Come da programma, ascoltiamo la testimonianza commovente di Caterina Fornasini, nipote di don Giovanni Fornasini, nato a Pianaccio, ucciso dai nazisti nel 1944 e proclamato beato due anni fa. Concludiamo con un’apericena gustosissima, che ci fa entrare in casa la gente del posto, cosa che sognavamo da tempo… una missione perduta e ritrovata. Che giornata!!!
Nel quarto week-end: il passaggio di una squadra da balotta (per la gioia del rifugio e della locanda), una grigliata, la partenza di Luciana e Laura per il campo-famiglie, il congedo dalle Sante Cuoche e relative figlie, i nuovi arrivi: un celebre cuoco fungaiolo, la Conato jazz Band&Brother Robert… e l’attesissima sr Fleurette!
Casa della Carità
Corticella - Bologna
Casa della Carità
Corticella - Bologna
Che bella famiglia!
Grazie dell’aggiornamento.