La terza settimana mette alla prova le abilità tecniche dei nostri uomini migliori: dopo la morte di una lavatrice (che ancora aspetta la sostituta nuova), l’ammutinamento della lavastoviglie, la ribellione di un letto elettrico e lo sgocciolamento di qualche rubinetto, entra in sciopero anche quest’ anno la cella frigo, si intasano due water e l’acqua calda qua e là si fa desiderare. Ma tutte le prove sono superate con la forza dell’amore, la stessa che quassù fa funzionare perfettamente alba e tramonto, il canto degli uccelli, lo scroscio del torrente e il turnover degli amici che ci raggiungono a Pianaccio per qualche giorno o anche solo per qualche ora. Una gioia per noi come per loro. Eccoli in ordine di apparizione (circa): Anna pellegrina da Porretta, motoLuca, babbo Idilio, super Ceci e nonna Ilva, Mariagrazia artdirector, Aureliana cuoca e narratrice, Marina Regina della cucina, Braian new entry, Daniele “fananista di Faneza”. E ancora: Francesca, Marcello e Annalisa, Maria, Giovanna e Aba, Chiara e Francesca con i “piapu'”, Cinzia, Silvia, Ermanna, Elisabetta, Lucia e Tommaso. Per tutti, un’ortensia in omaggio.
Nel weekend salutiamo sr Fleurette (che cambia Appennino per gli esercizi malgasci) e don Gabriele (che ci ha donato riflessioni mai banali e un raro esempio di pane eucaristico volante, non si sa se a causa del vento o dello Spirito Santo invocato). Ci visita il nostro parroco don Luciano, con cui animiamo la messa parrocchiale nella Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani.
Cosa aspetti? Manchi solo tu…
Siamo felici di sentire che l’umore è sempre alto e che gli intoppi vengono superati brillantemente. Io pur conoscendo le lingue mi son fatto aiutare da Google traduttore per capire cosa significhi “fananista di Faneza” e passando dalla lingua di quelle di Cereglio all’italiano mi ha scritto :”seminarista di Faenza”. Lo dico giusto per quei 2 o 3 che subito non capivano. State mó bene!
Daniele Reggimigli
Insomma, i problemi non mancano, ma neppure la volontà di risolverli, con amore, fiducia e fantasia.
Impossibilitati a venire di persona, vi siamo comunque vicini.
Grazie di tutto, a tutti quelli che prestano la loro opera e a chi ci invia foto e notizie.
Poi…. La sera non può mancare il mirtillino o l’amaro Lapi alla mitica Locanda Alpina!
E le chiacchierate sotto le stelle … con quell’aria così leggera che ogni fatica lascia volare per far spazio ad un nuovo giorno!
Venghino venghino! Non ve ne pentirete!